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Un DataBase (o Base di Dati) rappresenta una raccolta di informazioni di tipo diverso e strutturato in modo diverso e risponde almeno ai seguenti requisiti:
I dati sono organizzati in accordo ad un preciso schema di un modello di dati (logico o concettuale) [INTENZIONE];
I dati sono utilizzabili per diverse applicazioni eventualmente in concorrenza fra loro, da utenti o gruppi di utenti diversi interessati, ciascuno a sottoinsiemi dei dati presenti [CONDIVISIONE];
Esiste un integrazione dei dati, in modo da rendere minima la loro ridondanza (ripetizione di attributi), non esiste cioè una incontrollata duplicazione dei dati dipendente dal numero o dal tipo delle applicazioni [MINIMIZZARE LA RIDONDANZA];
Esistono meccanismi per la sicurezza dei dati che ne garantiscono la riservatezza e li proteggono da accessi non autorizzati [PROTEZIONE];
Esistono meccanismi per il ripristino dei dati o di loro inconsistenze provocate da guasti hardware e software.
La necessità di raccogliere, archiviare, elaborare e comunicare informazioni era sentita dall’uomo anche prima dell’ avvento dell’ informatica.
L’ attuale diffusione dei mezzi informatici è in gran parte dovuta alla straordinaria capacità dei DataBase di elaborare, conservare, e comunicare informazioni utili o necessarie alla vita delle organizzazioni (aziende, istituzioni, ecc..).
Sono in particolare due gli scopi legati alla necessità di informazione:
Scopo operativo: In tutte le organizzazioni è necessario mantenere e gestire
informazioni in attività operative.
Scopo decisionale: Per prendere decisioni riguardanti le attività di
programmazione, controllo e valutazione, un’ organizzazione
deve basarsi su certi elementi, per esempio se un’ azienda
deve aggiornare il prezzo di un prodotto, questo dipenderà
oltre che dal suo costo di produzione anche dall’ andamento
recente delle vendite e dai prezzi praticati dalla concorrenza
sugli stessi prodotti.
Innanzi tutto bisogna introdurre alcuni concetti fondamentali e regole che stanno intorno alla buona realizzazione di un DataBase.
Una CHIAVE (o identificatore) di un entità è un insieme di attributi che identificano univocamente (cioè non può esistere un’ altra chiave uguale a quella) un’ entità.
Le parti che seguono saranno mirate ad illustrare il procedimento che porta alla realizzazione di un DataBase con relativi schemi ER (Entità Relazione) e RELAZIONALE.
Analisi, comprensione e migliore specificazione del problema :
Il problema viene presentato descrivendo approssimativamente la realtà che dobbiamo descrivere. Occorre quindi fare ipotesi aggiuntive, mirate a chiarire e a precisare.
Questo passo può inoltre comprendere l’individuazione di categorie di utenti
UTENTI SEMPLICI : Sono gli operatori che usano le applicazioni costruite dai programmatori; questi utenti, secondo le modalità previste dal programmatore possono visionare o modificare solo parti del DataBase;
SUPERUTENTI : In genere si tratta di dirigenti delle aziende per cui si è fatto il DataBase che provvedono ad aggiornarlo qualora ci fossero delle cancellazioni o delle aggiunte da apportare;
ADMINISTRATOR : Si tratta di una persona (o un gruppo di persone) che partecipa alla progettazione del DataBase e che assolve ai compiti fondamentali per la manutenzione e la gestione (creazione iniziale, gestione delle regole e degli accessi, ecc..);
e dei loro privilegi (PERMESSI).
Organizzazione e decisione dell’ architettura che si intende sviluppare:
Centralizzata, distribuita, client-server, ecc
Sintesi e stesura di uno schema ER (Entità Relazione):
Riportare la chiave di ogni entità forte e dare indicazioni sui tipi degli attributi.
Per quanto riguarda le associazioni, definirne il tipo (1/1, 1/N, N/N) .
Specificare inoltre eventuali vincoli di integrità.
In fine stendere lo scema ER.
Sintesi di uno schema relazionale:
Questo passo non creerà alcuna difficoltà se lo schema ER è stato concepito correttamente. Creazione di una tabella per ogni entità e assegnazione del TIPO per gli attributi.
Inizio stesura del codice:
In questa fase, si possono proporre interrogazioni SQL, procedure, parametri, creazione di tabelle vere e proprie, creazione di regole e permessi, ecc..
In ognuno di questi punti, comunque, occorre sempre tenere presente per chi si realizza il DataBase e a quale scopo per evitare di dover affrontare problemi come l’aggiunta di entità inutili o l’omissione di entità principali.
Oltretutto và visualizzato il contesto in cui andrà inserito il tutto (internet, rete locale, ecc..) per stabilire eventuali regole o accessi.
Tipi di associazioni
Ci sono alcune operazioni primitive che si possono fare sui DataBase e sono le seguenti:
Unione di relazioni
Dette R ed S due relazioni compatibili, l’ UNIONE di R con S è la relazione ottenuta dall’unione insiemistica delle due relazioni.
Differenza di relazioni
Dette R ed S due relazioni compatibili, la DIFFERENZA fra R ed S è la relazione ottenuta dalla differenza insiemistica delle due relazioni.
Prodotto di relazioni
Siano A1,A2,….,An e B1,B2,….,Bn gli attributi di due relazioni qualsiasi R ed S rispettivamente di m1 ed m2 tuple.
Si definisce PRODOTTO (o PRODOTTO CARTESIANO) tra R ed S la relazione con attributi A1,A2,…,An , B1,B2,….,Bn di grado n1+n2 costituita dalle m1 x m2 tuple ottenute “concatenando” ogni tupla di R con ogni tupla di S.
Equigiunzione (equijoin)
L’ equigiunzione di due relazioni R ed S, rispetto ad un attributo A di R ed un attributo B di S, è il prodotto di R x S più la restrizione, cioè vengono presi solo quelli dove gli attributi A di R sono in comune con gli attributi B di S.
Giunzione naturale (natural join)
Siano R d S due relazioni e facciamo l’ ipotesi che vi sia un solo attributo A in comune;
La giunzione naturale tra R ed S è data dal prodotto di R x S più la restrizione più la proiezione sulla stessa linea di due elementi uguali.
La prima forma normale (1NF) è quella in cui gli attributi sono di tipo semplice, cioè la forma in cui si devono trovare tutte le relazioni secondo il modello relazionale classico.
Una relazione R è in seconda forma normale (2NF) quando:
R è in prima forma normale (1NF);
Per ogni possibile chiave candidata di R non esistono attributi non chiave che
dipendono parzialmente dalla chiave.
Una relazione R è in terza forma normale (3FN) quando:
- R è in seconda forma normale (2FN);
- Per ogni possibile chiave candidata di R non esistono attributi non chiave che
dipendono transitivamente dalla chiave, cioè attraverso una chiave “intermedia”.
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