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Gli aggettivi della I classe
Seguono la seconda declinazione anche moltissimi aggettivi che hanno il nominativo maschile terminante in -us oppure in -er, quello neutro terminante in -um.
Sul vocabolario sono riportati con le tre uscite del nominativo, in questa sequenza:
Come si può osservare, la forma centrale è quella dell’aggettivo femminile, che segue la prima declinazione.
Gli aggettivi in -er, come i sostantivi, si dividono in due gruppi, a seconda della presenza o meno della -e- nel tema; bisogna quindi fare attenzione quando si consulta il vocabolario, perché è possibile individuare la differenza guardando le abbreviazioni del femminile e del neutro.
Esiste anche un aggettivo con nominativo maschile in -ur: satur, satura, saturum
Gli aggettivi pronominali
Ad un’osservazione superficiale del vocabolario, i seguenti aggettivi appariranno del tutto simili (a parte alius) ad un qualsiasi aggettivo della prima classe:
La loro declinazione invece differisce nel genitivo singolare (escono in -īus , per tutti e tre i generi) e nel dativo singolare (escono in -ī, per tutti e tre i generi). Poiché tali desinenze sono di solito presenti nei pronomi, questi aggettivi vengono chiamati aggettivi pronominali.
Concordanza dell’aggettivo
L’aggettivo latino concorda con il suo sostantivo nel caso; come in italiano, inoltre, concorda nel genere e nel numero: il libro (m. sing.) sacro (m. sing.); il poeta famoso (anche se il nome termina in -a, è maschile come l’aggettivo che termina in -o).
In latino, quindi, potrà capitare di trovare affiancati fra loro un nome, maschile, della prima declinazione, e un aggettivo, pure di genere maschile, che però segue la seconda declinazione. Esempio:
Al contrario, si potrà trovare un nome, femminile, della seconda declinazione, e un aggettivo, anch’esso femminile, che però segue la prima.
Esempio:
Bisogna abituarsi al fatto che concordanza non significa terminazioni uguali, ma solo uguale genere, numero e, ovviamente, caso.
Gli aggettivi sostantivati
Quando in italiano si citano “le belle” o “i coraggiosi”, si usano degli aggettivi qualificativi in funzione di sostantivo: tutti comprendono che ci si riferisce alle “donne belle” o a “esseri umani coraggiosi”.
È quindi abbastanza chiaro il motivo per cui in latino, accanto a pulchrae puellae, si può trovare soltanto pulchrae, accanto a strenui viri soltanto strenui.
Una piccola complicazione è rappresentata dalla presenza del genere neutro. L’aggettivo neutro, infatti, si trova concordato con nomi neutri, come in magnum templum o aequum consilium, ma si usa in latino anche in sostituzione del nome, come negli esempi seguenti:
Esercizi
1. Impara a memoria i seguenti aggettivi:
2. Analizza e traduci in tutti i modi possibili i seguenti sintagmi (nome+aggettivo; nome+nome)
pueri cupidi – magna templa – asperum bellum – longorum agrorum – officia mea – deorum templa – discipulo cupido – longis morbis – domini morbus – dona sua – longis proeliis – asperi mali – clarus poeta – altae pini – Aegypti agros – animos cupidos – loca sacra – locus sacer – Aegypti locis – clarorum populorum – altarum populorum – mi puer – virorum animus – consilium vestrum – Aegypti diis – mi deus – copiosis aquis – claris viris – arma tua – domini liberos – longos rivos – templa sacra – insularum piratis – domini agros
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