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DOCUMENTE SIMILARE |
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La prima declinazione
La declinazione è un fenomeno
grammaticale che consiste nella modifica della desinenza dei nomi, degli
aggettivi e dei pronomi; mediante questa modifica, il vocabolo assume diverse
funzioni logiche.
La serie completa delle variazioni, in numero di sei, si definisce la
declinazione di un nome; le sei variazioni si ripetono anche per il plurale,
cosicché una declinazione regolare completa presenta dodici voci diverse.
Ciascuna delle sei variazioni si chiama caso; uno di essi ha una
funzione esclusiva; gli altri hanno invece funzioni più o meno numerose.
La declinazione greca non aveva il caso ablativo; la declinazione latina più antica aveva due casi in più, il caso strumentale e il caso locativo, che sono caduti in disuso con l’evoluzione della lingua, lasciando però qualche traccia di sé.
I CASI LATINI |
|
Caso |
esprime in Italiano |
Nominativo |
Soggetto |
Genitivo |
Compl. di specificazione |
Dativo |
Compl. di termine |
Accusativo |
Compl. oggetto |
Vocativo |
Compl. di vocazione |
Ablativo |
Compl. di strumento, modo, causa, tempo determinato |
I nomi latini si possono classificare, in base alla desinenza del genitivo singolare, in cinque famiglie, più o meno numerose, che si chiamano le cinque declinazioni.
Appartengono alla prima declinazione tutti i sostantivi che hanno il tema terminante in –a; essi sono perlopiù sostantivi femminili, pochi maschili, nessun neutro. Eccone il modello:
LA PRIMA DECLINAZIONE |
||||
Num. |
Caso. |
rosa, rosae, f. la rosa |
poeta, poetae, m. il poeta |
terminazioni |
Sing. |
Nom. |
rosa |
poeta |
-a |
Gen. |
rosae |
poetae |
-ae |
|
Dat. |
rosae |
poetae |
-ae |
|
Acc. |
rosam |
poetam |
-am |
|
Voc. |
rosa |
poeta |
-a |
|
Abl. |
rosa |
poeta |
-a |
|
|
||||
Plur. |
Nom. |
rosae |
poetae |
-ae |
Gen. |
rosarum |
poetarum |
-arum |
|
Dat. |
rosis |
poetis |
-is |
|
Acc. |
rosas |
poetas |
-as |
|
Voc. |
rosae |
poetae |
-ae |
|
Abl. |
rosis |
poetis |
-is |
Si declinano secondo lo stesso modello anche moltissimi aggettivi femminili; essi però sul vocabolario sono elencati partendo dalla forma maschile, per esempio bonus, bona, bonum. Mentre bonus e bonum (forme maschile e neutra) non possono ancora essere usati, perché seguono la seconda declinazione, possiamo invece declinare la forma bona.
Esempio di declinazione completa del singolare (la buona fanciulla):
Particolarità della prima declinazione
Particolarità nel numero
Alcuni nomi in latino (come in italiano 'le nozze') hanno solo il plurale. Questi nomi sono detti (nomina) pluralia tantum (=nomi soltanto plurali). Tra i più usati:
Con i pluralia tantum il predicato, la copula e il nome del predicato vanno al plurale.
Altri nomi invece cambiano significato dal singolare al plurale. Tra i più frequenti:
Consigli
Per imparare bene la prima declinazione, ma anche le altre, si deve assolutamente, oltre che recitarla a voce, scriverla molte volte. Scrivendo, le nozioni si fissano molto meglio nella mente. Pertanto si consiglia di declinare per iscritto almeno i seguenti sostantivi:
fabula, lingua, silva, rosa, charta, villa, piscina, Italia, tabella
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