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IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO E CENTRALE

Biologia



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IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO E CENTRALE

Ogni volta che siamo alla guida di un'automobile abbiamo il controllo su svariati meccanismi che la compongono: possiamo infatti accelerare, frenare, sterzare, ma vi sono altre funzioni sulle quali non possiamo intervenire (pressione delle gomme, ricarica della batteria, ecc.).



Nello stesso modo, mentre siamo alla guida del nostro corpo, vi sono delle azioni che possiamo fare (camminare, parlare, ecc.), ed altre invece che si svolgono sotto una controllo molto intelligente, ma al di fuori della nostra portata (digestione, ricostruzione, ecc.). Ciò può accadere perchè dal cervello partono due sistemi nervosi indipendenti: quello sotto il nostro controllo detto sistema nervoso centrale, e quello che provvede alle funzioni automatiche dell'organismo chiamato, appunto, sistema nervoso autonomo.

L'unità costitutiva di entrambi i sistemi nervosi è la cellula nervosa o 'neurone'. Le catene di neuroni formano il collegamento del cervello con i sensi e con i vari organi e muscoli del corpo umano.

Alla nascita possediamo circa 200 miliardi di neuroni ed ogni giorno ne vanno fuori uso circa cento­mila. Mantenendo la mente attiva allunghiamo la vita dei neuroni. Una mancanza di stimoli, e di interessi, tende, invece, ad accorciarla, come dimostrato dai bimbi trovati abbandonati nella foresta.

Il Sistema Nervoso Centrale

Permette di ricevere le informazioni provenienti dai sensi, di valutarle, e di agire   o reagire (parlare, camminare, utilizzare le mani, ecc.). E' costituito dal cervello, il cervelletto ed il midollo spinale. Ed anche il midollo allungato.

Il Sistema Nervoso Autonomo (o Vegetativo)

Controlla i processi interni del nostro organismo (digestione, circolazione sanguigna, processi di rigenerazione e ricostruzione, ecc.). E’ composto   dalla sostanza grigia del midollo spinale, dai gangli ai lati della colonna vertebrale e dall'ipotalamo, un'organo assai importante che controlla il corretto funzionamento delle funzioni vegetative. Dall'ipotalamo dipendono anche diverse reazioni, alcune molto evidenti, quali l'arrossamento, il pallore, l'emissione di lacrime, la sudorazione, ecc. Il Sistema Nervoso Autonomo si suddivide a sua volta in:

Sistema Simpatico, o Ortosimpatico, che nasce dalla sostanza grigia del midollo spinale. In genere il simpatico tende a porre l'organismo in condizioni di difesa (o di fuga) nelle situazioni critiche, o presunte tali. E' lui, infatti, che accelera i battiti cardiaci, blocca la digestione, e fa entrare in circolo degli ormoni, tra cui l'adrenalina, che aumentano la quantità di energia a disposizione.

Sistema Parasimpatico i cui nervi originano parte nel cervello medio (mesencefalo), e parte della regione sacrale del midollo spinale. Tale sistema, al   contrario del simpatico, tende a rallentare i processi organici, favorendo così la conservazione ed il risparmio dell'energia.

Le emozioni

La parola 'emozione' deriva dal verbo muovere. Ciò significa che ogni emozione crea un flusso di energia che, necessariamente, dovrà scorrere anche nel sistema nervoso. Questo accade anche per le emozioni negative (rabbia, ansia, paura, ecc.), ma, purtroppo, la lotta, o la fuga, con cui l'animale scarica queste emozioni, spesso non sono possibili per l'uomo, e quindi l'energia nervosa, che si è accumulata, non ha   la possibilità di essere scaricata con uno sfogo naturale.

Questa congestione energetica sovraccarica il sistema nervoso che, per evitare danni irreparabili, la invia in qualche organo in grado di 'scaricarla'. La maggior parte delle malattie al fegato si può infatti ricondurre a rabbia repressa, ricordate la classica frase 'Mi fa mangiare il fegato dalla rabbia'?. Se la congestione energetica si ripete l'organo interessato potrà infatti subire dei danni, apparirà allora un disfunzione organica, o una malattia.

L'Alimentazione

Malgrado i problemi nervosi siano numerosi, diversi come tipo, e si presentino con intervalli differenti, le cause determinanti sono generalmente le stesse: una alimentazione incompleta ed una vita non equilibrata, sia a livello emotivo, che nel rapporto riposo/attività.

Anche se a taluni apparirà incredibile moderni ricercatori hanno appurato che una dieta carente di vitamine e sali minerali, nonchè l'uso di cibi dannosi, sono alla base di molti problemi del sistema nervoso.

Tra gli alimenti più dannosi citiamo: cioccolato, bevande gassate, alcool, caffè, tè e zucchero. Citiamo dal volume Psyochodietetics: 'Di tutti i cibi che andrebbero eliminati il più pericoloso è lo zucchero. Esso è un elemento molto importante nel causare peso in eccesso, diabete, ipoglicemia, carie dentali, calcoli renali, infezioni urinarie, problemi alla circolazione, cancro intestinale, indigestioni, disordini ormonali e MALATTIE MENTALI'.

Per inciso lo zucchero bianco, essendo un prodotto altamente raffinato, non contiene più nessuna vitamina, per cui la sua assimilazione priva l'organismo delle vitamine del gruppo B. Non è infatti difficile notare il nervo­sismo dei bambini che consumano appunto, troppi dolciumi e prodotti del genere. Il Dott. Williams ha infatti appurato che una carenza di vitamine, specie del gruppo B, può portare ai seguenti problemi:

Tiamina (B1)  mancanza di appetito, depressione,

irritabilità, perdita di memoria,

confusione, sensibilità ai rumori

Riboflavina (B2) depressione

Vitamina B3  insonnia, nervosismo, irritabilità

apprensione, depressione, allucinazioni

Vitamina B12 difficoltà nella concentrazione,

depressione attonita, agitazione

Anche il lavoro eccessivo è certamente dannoso, ma lo è anche una mancanza di attività, o una cattiva respi­razione. Non si dimentichi che il cervello può rimanere danneggiato se rimane senza ossigeno anche solo per pochi minuti.

Per rimediare alla maggioranza dei problemi al sistema nervoso bisogna concedersi il giusto riposo, fare dell'attività all'aperto e procurarsi un'alimen­tazione ricca di sostanze vitali; anche un supplemento di vitamina E, di quelle del gruppo B, e della lecitina di soia sarebbe senz’ altro raccomandabile.

Un dieta ideale dovrebbe comprendere di tutto, ma considerare il fatto che i cibi cotti non contengono le sostanza vitali di cui tutto l'organismo, ed il cervello in particolare, hanno estremo bisogno. La verdura e la frutta fresca devono perciò abbondare. Ad esse si possono unire i cereali (pasta, pane, riso, ecc.), possibilmente integrali, proteine di origine vegetale (soia, mandorle, noci, nocciole, ecc.) e quelle di provenienza animale dando la preferenza alle uova, al pesce ed ai formaggi. La carne rossa dovrebbe essere consumata non più di due volte al mese.

Superalcolici, salumi, cibi fritti e gli intingoli dovrebbero essere eliminati. E' anche preferibile mangiare una sola portata abbondante piuttosto che mescolare vari piatti; il lavoro dello stomaco viene infatti appesantito costringendolo a digerire una varietà di cibi mescolati tra loro.

L'Energia Vitale (o sottile)

Secondo la saggezza orientale riceviamo dal Sole, oltre alla luce ed al calore, anche un'energia vitale che viene chiamata 'prana'. Il prana entra nel nostro corpo anche tramite la milza ma soprattutto tramite i chakra, che lo elaborano e poi lo distribuiscono a tutti i nervi dell'organismo.

La quantità di prana necessaria varia da individuo a individuo, alcuni fanno fatica ad elaborarne il puro necessario, mentre altri ne hanno in eccesso e, magari, diventano pranoterapisti.

Il prana può essere puro (benefico) e congesto (dannoso). Quando nel paragrafo

“ Le Emozioni” (pag.11e 12), abbiamo parlato di “flussi di energia nervosa” che si “scaricano” sui vari organi, parlavamo ovviamente NON di prana, ma di energia appunto “nervosa”, quindi elettrica, quindi DENSA. Tuttavia, per il noto principio di interazione, ad ogni flusso di energia densa è associato, SEMPRE, un più abbondante flusso di energia sottile; per cui, nel caso di emozioni negative, si “scaricano” sui vari organi non soltanto flussi di energia nervosa, e quindi densa, ma anche flussi- ancor più abbondanti- di energia sottile che, in questo caso, non è altro che prana congesto. La tavola sotto riportata indica quali organi e sistemi vengono attaccati e danneggiati dalle varie emozioni negative.

Rabbia repressa fegato

Paura reni

Shock polmoni

Ansia stomaco

Angoscia intestino

Noia esistenziale milza

Pressione emotiva o affettiva cuore

Sottovalutazione (se donna) fibroma (utero)

Perdita di prestigio (se uomo) prostata

Depressione costante pressione alta (sistema circolatorio)

Tensione nervosa pressione bassa (sistema circolatorio)

Situazione senza via d'uscita diabete (pancreas)

Carenza d'amore (vera o presunta) leucemia (sangue)

Disperazione polmoni

Vi sono alcune piante che elaborano il prana come lo elabora l'uomo, tra esse le conifere ed il pino in modo speciale. Fare delle passeggiate nei boschi, e magari sostare accanto a un pino ( ed abbracciarlo, oppure poggiarvi la schiena), sono cose altamente consigliabili per chiunque sia carente di energia, o sia stanco a livello nervoso.

Il rilassamento

Un mezzo assai valido per rimediare ai problemi nervosi è il rilassamento. Come occorre del tempo affinché un treno in corsa si fermi completamente, così per una persona nervosa sarà difficile apprendere il rilassamento. Anche lo Yoga, ed il Training Autogeno, seppur validissimi strumenti, in certi casi sono poco utili perchè presumono una immobilità, che spesso è costrittiva per un malato di nervi.

La Bioenergetica fornisce uno strumento adeguato per iniziare a fronteggiare la situazione. Essa si avvale di massaggi, ed esercizi, aventi lo scopo di rimuovere le tensioni muscolari. Uno degli esercizi, il “groun­ding” (contatto con il terreno), viene eseguito in piedi, busto piegato in avanti, piedi paralleli a 20 cm, gambe che si piegano e si raddrizzano molto lentamente cercando un punto in cui iniziano a vibrare. Trovato il punto la vibrazione viene invogliata mentre si effettua un'ampia respirazione dalla bocca aperta. I movimenti involontari alle gambe rappresentano una salutare scarica delle tensioni nervose.



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