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L'APPARATO LOCOMOTORIO - LA COLONNA VERTEBRALE

Biologia



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L'APPARATO LOCOMOTORIO - LA COLONNA VERTEBRALE

Fondamentalmente la colonna vertebrale è una struttura, a volte rigida ed a volte flessibile, secondo la necessità, che supporta testa, braccia e gambe; da essa dipende anche, in un modo o nell'altro, l'intero corpo umano. La colonna vertebrale, nell'adulto, si compone di un insieme di ossa: le vertebre. Le sette vertebre vicine al cranio si chiamano cervicali; quindi, scendendo, si trovano 12 dorsali o toraciche, 5 lombari, 5 sacrali (fuse insieme- nell’osso sacro -) e 4 coccigee, spesso saldate tra loro.



Le vertebre sono separate da un cuscinetto che agisce da ammortizzatore, assorbendo gli eventuali colpi, e permet­tendo i vari piegamenti. Questi cuscinetti hanno forma circolare e sono chiamati 'dischi intervertebrali'. Da essi dipendono molti dei problemi alla parte inferiore della schiena ed in particolar misura quelli che influenzano pure la parte posteriore delle gambe. Tra una vertebra e l'altra escono i nervi del sistema nervoso centrale, i quali vanno pra­ticamente a collegarsi con tutto il corpo. La salute dipende da un adeguato fluire dell'energia elettrica che viene generata dalle cellule nervose e distribuita nel corpo attraverso i nervi*. Se questi due tipi di energia non riescono a scorrere nel modo dovuto, prima o poi, si instaura una ma­lattia. Si può perciò comprendere quanto danno possa arre­care la sporgenza dei cuscinetti intervertebrali, o lo spostamento di una vertebra, con la conseguente pressione che viene a crearsi sui nervi relativi.

Ma la salute dipende anche, e soprattutto, da un’adeguata distribuzione del prana, che pure avviene attraverso i nervi (oltre attraverso i chakra ed i meridiani).

L'importanza di questi fatti fu scoperta in modo scienti­fico da Daniel David Palmer, appassionato studioso del corpo umano, il quale, verso la fine del secolo

scorso, si chiedeva come potesse accadere che un organo si ammalasse, magari gravemente, mentre il resto dell'organismo restava sano. Egli era convinto che le malattie fossero general­mente causate da un cattivo fluire dell'energia nervosa* e che la salute potesse ritornare soltanto correggendo e risolvendo questo “cattivo fluire”.

solo di questa parlava, senza tener conto del prana!

Il Palmer, nel 1895, fece guarire il portiere dello sta­bile, (in cui si trovava il suo studio) da una sordità com­pleta che si era instaurata a seguito di una distorsione alla spina dorsale accaduta 17 anni prima. I mezzi usati furono semplicissimi: un colpo ad una vertebra (che si presentava sporgente rispetto alle altre), ed una serie di manipolazioni durate una settimana. Questa guarigione lo convinse della fondatezza delle sue teorie e lo motivò a fare ulteriori indagini; da tali in­dagini emerse il fatto che la manipolazione della colonna vertebrale poteva guarire molte malattie che nessuno aveva mai pensato di curare in questo modo. Da simili esperienze nacque la chiropratica, nome che deriva dal greco cheiro­praktickè che significa appunto 'pratica manuale'.

La validità della chiropratica viene suffragata da alcune statistiche da cui appare, per esempio, che più dell'80% di mal di testa, nervosismi, disturbi mestruali, nausee, sciatiche e disturbi di stomaco, sono stati curati in questo modo. Per quanto riguarda la cura dei disturbi veri e propri della colonna vertebrale la percentuale di suc­cesso supera invece il 90%.

Le vertebre lombari

Malgrado le vertebre lombari siano soltanto cinque ad esse si deve la possibilità di curvarsi della colonna verte­brale, essa, infatti, può muoversi in tutte le direzioni utilizzando:

- per le flessioni avanti e indietro; 1° e 5° lombari:

- per i piegamenti sui fianchi: 2° e 4° lombari;

- per le rotazioni a destra e sinistra: 3° lombare.

Data la mole di lavoro svolto si può comprendere perchè una buona parte dei problemi alla schiena sia dovuti a queste vertebre. Il termine 'lombaggine', fino a pochi decenni fa, veniva generalmente usato per indicare un dolore in questa parte del corpo.

Le curve della colonna vertebrale

Una colonna vertebrale sana, vista dal davanti, si presenta diritta mentre, vista di profilo, mette in evidenza una curva accentuata e rientrante, appena sopra le natiche, ed una “ad uscire”, più ampia, che segna il profilo della schiena per finire nel collo. Purtroppo, a causa di una cattiva posizione protratta nel tempo, o l'utilizzo di calzature inadeguate, si creano delle alterazione dell'equilibrio naturale che possono dar luogo a curve laterali o alterare quelle esistenti.

Una curva laterale viene chiamata 'sco­liosi' e, spesso, è causata da difetti da ricercarsi nei piedi. Se questa è la causa la scogliosi risulta evidente soltanto mentre la persona è in piedi mentre, se la causa è diversa (problemi di crescita, ecc.)- il difetto appare anche se la persona è sdraiata.

Il funzionamento di un piede è assai complesso, si pensi che le ossa in esso contenute formano ben 36 punti di contatto tra loro; in questo modo creano degli archi in grado di ce­dere sotto il peso del corpo e di riprendere la loro posi­zione quando il carico viene a mancare. Raramente i piedi reagiscono al peso sempre nello stesso modo, specialmente se il loro funzionamento viene ostacolato, ciò può creare la situazione adatta per l'insorgere della scoliosi. Gli ostacoli maggiori sono dati dalle calzature con tacco alto e dall'abitudine di restare in piedi, o camminare, con i piedi molto aperti.

Non tanto nei piedi in sé stessi, quanto nel fatto che i loro vari difetti possono provocare diversi tipi di alterazione nelle condizioni statiche, e quindi nella postura.

Come prevenire i disturbi alla Colonna Vertebrale

1. Camminare o correre liberamente facendo attenzione che, mentre un braccio avanza, la gamba opposta vada all'in­dietro. Tenere i piedi un po' aperti, ma non troppo.

2. Fare attenzione quando si devono fare degli sforzi, se possibile cercare un aiuto per gli sforzi notevoli. Nel sollevare dei pesi farlo in modo verticale, utilizzando più le gambe delle braccia e tenendo il peso vicino al corpo.

3. Sedere in posizione eretta. Sarà difficile ai primi tentativi, ma poi non riuscirete più a rimanere curvi in avanti, classica posizione dei sedentari.

4. Dovendo stare in piedi per lungo tempo, utilizzare un piccolo sgabello dove appoggiare un piede, e poi l'altro, alternativamente.

5. Per chi dorme a pancia in su, si consiglia un cuscino di piccole dimensioni. Per chi dorme sul fianco, invece, è con­sigliabile un cuscino di dimensioni più grandi.

6. Ricordare che un difetto della colonna vertebrale si cura facilmente nei bambini, per cui la loro postura nelle varie attività della vita andrebbe curata dovutamente.

Cura naturale della cervicale

Per 'cervicale' si intende una infiammazione nella zona, appunto, delle vertebre cervicali; vertebre situate alla sommità della colonna vertebrale. Come per tutte le in­fiammazioni la dieta dovrebbe essere controllata: poca carne; poco formaggio; niente cioccolata, fritture e in­saccati; molta frutta e verdura fresca.

Per aiutare l'eliminazione dell'infiammazione che causa questo problema, cioè i dolori cervicali, si può cucire una vecchia federa in modo da farne la custodia di un piccolo cuscino. In questa federa si pongono 4 o 5 chilogrammi di riso integrale (possibil­mente di cultura biologica) onde ottenere un guanciale da utilizzare per le ore di sonno. Se è troppo duro si può avvolgerlo in un panno, almeno fintanto che si sarà fatta l'abitudine. Tener presente che il riso assorbe gli acidi, perciò dev’ essere cambiato ogni due mesi; quello impregnato di tossine deve essere buttato via, o usato bollito come alimento per animali.



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